Palermo-Lecce, piccoli street artist in trasferta cambiano il volto delle periferie ( La Repubblica )
Dieci studenti e un viaggio scambio per dipingere coi pennelli un no al degrado che passa dall’arte urbana. Lo Sperone di Palermo e il quartiere popolare 167 di Lecce, due differenti cartografie sociali, simbolo di periferie che vogliono cambiare volto. E stavolta a disegnarne un cambiamento sono le giovani generazioni.
Parte dalla collaborazione tra i due istituti comprensivi Sperone Pertini di Palermo e P. Zimbalo di Lecce, il progetto “Sperone 167”, ideato in concerto da l’artista siciliano Igor Scalisi Palminteri, Afea Art & Rooms, struttura ricettiva ed incubatore artistico di Palermo e l’artista salentino Chekos della “167/B Street”, laboratorio urbano di Lecce. L’idea è quella di realizzare quattro murales nei quartieri a opera di street artist e alunni delle scuole, filmando il tutto in un documentario, con la regia di Davide Currao, che seguirà tutte le fasi di realizzazione delle opere di intervento urbano. Il tutto finanziato con un crowdfunding con l’obiettivo di 20mila euro (Qui il link della campagna: https://bit.ly/3mh2UkL).
“Non volevamo realizzare opere murali che piombano dall’alto, senza il coinvolgimento della collettività – dice l’artista Igor Scalisi Palminteri – da anni lavoro allo Sperone, dove ho realizzato tre importanti murales. E adesso l’opportunità è doppia: faremo viaggiare i bambini dello Sperone, che spesso non sono mai usciti dal loro quartiere, in un’altra periferia, mentre i coetanei di Lecce diventeranno loro stessi dei piccoli artisti per cambiare la prospettiva dell’altro all’interno dello Sperone”.
L’arte come connettore sociale tra due città, accomunate da periferie che attendono una rinascita. Il quartiere 167B di Lecce nacque negli anni ‘70 con la costruzione di numerose case popolari e ben presto si trasformò in una delle zone più problematiche della città. Non distante, è lo Sperone, il quartiere dei blitz della droga, che alterna enormi murales ai semafori del tram in mezzo ad asili nido abbandonati e centri sociali. “La Street Art è un linguaggio artistico che garantisce fruibilità da parte della collettività: le opere create con la comunità diventano patrimonio culturale integrante del territorio – dicono gli artisti – vi è anche la volontà di invertire quella tendenza diffusa di valorizzare le città partendo dal centro verso le periferie, certi che occorre ripensare nuove strategie di racconto di Palermo”.
La realizzazione dei murales inizierà in primavera. Intanto, sono già stati selezionati i ragazzi che partiranno per l’esperienza artistica, in attesa di raggiungere l’obiettivo economico per l’acquisto di materiali e biglietti aerei.
Via La Repubblica