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“Nuova vita allo Sperone”: bambini, residenti e volontari ripuliscono l’ex Centro Servizi Sociali

Raccolti oltre 100 sacchi d’immondizia, tra cui siringhe e pipette, e uno scarrabile di sfabbricidi. Le mamme dell’associazione “L’arte di crescere” oltre a ripulire hanno offerto acqua, frutta e pane ai volontari. Coinvolti i residenti del quartiere. Un atto di denuncia degli organizzatori verso le Istituzioni per un finanziamento che dopo 5 anni non è mai stato messo in atto

PALERMO. Un’iniziativa che riporta ancora una volta il cuore oltre l’ostacolo e racchiude tutta l’esigenza di un quartiere di avere oltre un asilo nido inesistente anche un luogo dove giocare, uno spazio di relax e dei servizi socio-sanitari essenziali per gli adulti e per i propri figli. A chiederlo a gran voce sono le famiglie del quartiere Sperone che, la mattina del 26 marzo hanno partecipato alla raccolta di rifiuti organizzata dall’Alleanza Creativa Sperone167 nella struttura del Centro Servizi Sociali di Viale Giuseppe Di Vittorio facendo cittadinanza attiva.

All’invito dell’iniziativa organizzata dall’Alleanza Creativa Sperone167 hanno risposto liberi cittadini e cittadine, associazioni di impegno civile e sociale come Retake PalermoGiovani in movimento e il Collettivo CaracolPalma NanaGiardinieri della Rosa Nera e la Palestra Popolare Palermo, l’associazione Compa e La Casa di Giulio. I bambini dell’Istituto Comprensivo “Sperone-Pertini” con le loro mamme che, oltre a ripulire, hanno fornito acqua, frutta e pane.

“Agire, sperimentare insieme e mentre lo si fa, creare legami e comunitàMettere al centro le persone e le loro proposte, dialogare. Tutto questo è Sperone167. Abbiamo portato al centro del discorso, la possibilità di pensare a degli spazi, oggi, negati come luoghi di vita, risate, musica e impegno. E lo abbiamo fatto a modo nostro, con il sorriso, e seriamente”, spiega Giulia Briguglia, promotrice dell’Alleanza Creativa Sperone167.

“Abbiamo raccolto oltre 100 sacchi d’immondizia e uno scarrabile di sfabbricitiPretendiamo che le Istituzioni avviino nell’immediato percorsi di condivisione con il quartiere per individuare la destinazione d’uso di questo immobile. Domenica è stato un importante momento di autodeterminazione e ne seguiranno degli altri”, dichiara Danilo Alongi, di Afea Art & Rooms e promotore dell’Alleanza Creativa Sperone 167. Tra la spazzatura anche siringhe e pipette. Lo spazio ormai da tempo è luogo di raduno per i tossicodipendenti.

“Grande emozione durante questo momento, che è l’inizio di una restituzione alla comunità, di un luogo che gli appartiene. Un’azione, per noi, un atto di denuncia verso le Istituzioni che in questi cinque anni non hanno fatto nulla. Un finanziamento stanziato cinque anni fa e poi nulla è stato fatto. Vogliamo che questo posto da luogo di morte diventi un luogo di vita”, dichiara Igor Scalisi Palminteri, autore di diversi murales allo Sperone e promotore dell’Alleanza Creativa Sperone167.

A ripulire questo posto degradato, una struttura chiusa dal 2004 e mai più riaperta, che si pretende ridiventi un luogo destinato alla bellezza insieme ad altri siti individuati dal quartiere, ha partecipato anche l’associazione L’arte di crescere, che promuove l’allattamento materno ed è partner dell’Alleanza Creativa Sperone167.

Dichiara così Monica Garraffamamma volontaria dell’associazione mettendo in evidenza la disattenzione delle Istituzioni: “L’iniziativa è stata un momento di denuncia per lo stato di abbandono da parte delle Istituzioni e della città verso le persone del quartiere Sperone. A queste persone, a quei bambini, alle madri e ai giovani è necessario e doveroso garantire i servizi che un centro come quello può dare al territorio. Consapevoli che questa disattenzione istituzionale é la medesima che tratta, con approssimazione, il tema della cura delle bambine e dei bambini a partire dall’alimentazione infantile. Le nostre mamme volontarie sono state presenti ripulendo la zona esterna e fornendo acqua, frutta e pane”.

I ragazzi, dalla terza elementare alla terza media, della Scuola “Sperone-Pertini” hanno ragionato e messo su carta i loro desideri realizzando un progetto di comunità innovativa per un utilizzo flessibile del Centro Servizi e dell’area tutta intorno. “Hanno immaginato una diversa fruizione in relazione ai momenti della giornata. La mattina, per esempio, il Centro viene adibito ai servizi sanitari, all’assistenza legale e ad attività sportive per le mamme.

Il pomeriggio spazio ai ragazzi con una palestra e attività di doposcuola, teatro e musica. La sera, spettacoli, cinema e osservazione delle stelle con un Osservatorio. I ragazzi hanno progettato anche una piscina”, racconta la preside Antonella Di Bartolo“Quest’iniziativa dell’Alleanza Creativa di cui la Scuola è parte esprime tutta la volontà di riappropriarsi, in maniera bella ed efficace, di uno dei ‘luoghi sospesi’ del quartiere. E farlo da protagonisti di una nuova vita. Il mio auspicio è che la volontà delle Istituzioni incontri veramente il desiderio della comunità”.

Le foto sono di Davide CurraoI disegni e i cartelloni sono degli studenti dell’Istituto Comprensivo Sperone-Pertini.