Sperone167 - Dalle Periferie al Centro

“Adduma”, Murales di Millo illumina lo Sperone a Palermo (Ansa.it)

(ANSA) – PALERMO, 15 GIU – Si intitola “Adduma” (accendere ndr) il nuovo murale di Millo allo Sperone promosso da Sperone167, l’ottava opera nel quartiere che arricchisce il nuovo parco d’arte urbana della città di Palermo.

Un bambino mentre sale le scale di una botola aperta verso il cielo per accendere una luce sul proprio quartiere.

Con oltre 120 opere murarie nel mondo salendo a quota 27 metri su una palazzina di viale Giuseppe Di Vittorio, l’artista descrive così la sua opera consegnando il suo murale alla città: “Salendo una scala immaginaria sospesa sulla città attraverso una piccola botola fino ad arrivare ad accendere una luce che mostri agli occhi attenti ciò che manca quando le istituzioni sono lontane e la vita si fa difficile, ma che soprattutto illumini ciò che più vorremmo vedere: i nostri sogni avverarsi e le nostre battaglie vinte. Spero che questa opera possa far parlare di un quartiere dalle infinite potenzialità e possa mostrare a tutti che anche se in salita, bisogna sempre provarci”.
L’inaugurazione di ieri è stata una festa per tutti con il contributo musicale di Chiara Costa, La Bottega delle Percussioni, Mavarìa, Mistical Sound, Southside Record, le voci e il confronto tra il quartiere e Sperone167. Una festa partecipata da residenti tutte le età e da cittadini provenienti da altri quartieri nonostante le minacce di pioggia.
Oltre agli eventi collaterali, l’Alleanza Creativa Sperone167 che ha promosso l’iniziativa ha restituito un campo di bocce e delle panchine sotto la nuova parete di viale Giuseppe Di Vittorio. Fondamentale il lavoro dei volontari di Sperone167 e degli abitanti del quartiere che hanno partecipato attivamente e con grande entusiasmo.
L’intervento attivato da Sperone167 fa parte di un processo di rivitalizzazione dal basso attraverso il potere rigenerativo delle arti a cui hanno aderito associazioni, imprenditori, istituti scolastici e liberi cittadini con lo scopo di accendere i riflettori sulle fragilità dei quartieri simbolo delle periferie di tutto il mondo. (ANSA).

Via Ansa.it